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EVENTI “L’ALBERO DEL RICCIO” DI ANTONIO GRAMSCI DIVENTA UN LIBRO TATTILE REALIZZATO DAI DETENUTI DELLA CASA DI RECLUSIONE DI TURI Presentazione il 10 luglio a Turi (Bari) ![]() 05/07/2025 Appuntamento giovedì 10 luglio a Turi (Bari), presso Cultura e Armonia APS di Palazzo Cozzolongo, in via M. Orlandi 10/12 alle ore 18, per la presentazione della versione tattile de “L’albero del riccio”, storia principale dell’omonima raccolta di Antonio Gramsci, realizzata dai detenuti della Casa di Reclusione di Turi.
Parteciperanno all’evento, insieme a Piero Rossi, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Puglia, e ad Antonio Giampietro, Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della liberta' della Regione Puglia, la direttrice della casa editrice edizioni la meridiana Elvira Zaccagnino, il direttore della Casa Circondariale di Turi Nicoletta Siliberti e Fabio Fornasari, architetto, museologo, formatore esperto del progetto ConTatto. Un grande classico della letteratura per l’infanzia che tutti, a partire dalle persone con difficoltà cognitive o linguistiche, possono sfogliare e toccare grazie al lavoro dei detenuti della Casa di Reclusione di Turi, carcere dove l’intellettuale italiano passò oltre 5 anni (1928/1933) da recluso in seguito alla condanna da parte del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato fascista. La versione tattile della fiaba, con inserti in Braille, è realizzata a mano dai detenuti che hanno partecipato al laboratorio del progetto “conTatto”, ideato e coordinato dalla Cooperativa Sociale Zorba e dalla casa editrice edizioni la meridiana, guidato da Fabio Fornasari, esperto di laboratori tattili e multisensoriali con il sostegno del Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della liberta' della Puglia. La versione tattile del libro e' accompagnata dal testo della lettera di Antonio Gramsci, semplificata e stampata con font ad alta leggibilita' EasyReading®. Ogni copia acquistata sara' realizzata appositamente dai detenuti della Casa di Reclusione di Turi: dal completamento dell'ordine (con relativo pagamento) trascorreranno 30 giorni prima della spedizione. A questo link e' possibile vedere qualche pagina del libro. “L’albero del riccio” e' la storia epistolare che da' il nome alla raccolta di lettere che Antonio Gramsci scrisse alla moglie Giulia e i suoi figli, Delio e Giuliano, durante la sua lunga detenzione seguita all’arresto nel 1926. Gramsci non rivedra' piu' i suoi bambini, lasciati in tenerissima eta', ed è attraverso la scrittura che trova ugualmente il modo di essere presente nelle loro vite. “L’albero del riccio” e' il tentativo, affettuoso e tenerissimo, di uno dei più grandi intellettuali del ‘900 di riappropriarsi di una dimensione intima e famigliare che in carcere gli era negata quotidianamente. Benche' rinchiuso in una prigione, Gramsci racconta quelle storie immaginando di avere i suoi bambini davanti agli occhi e lo fa con tanto interesse e vivacita', con tanto spirito e buon umore, da far dimenticare i muri della cella nella quale era costretto. di Redazione Esprimi la tua opinione |
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Editore Associazione CONTROCORRENTE Direttore Responsabile Maurizio Rana |
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